IL FONDATORE:
PADRE DAVID DE ANGELIS


    SCHEDA BIOGRAFICA
15 maggio 1912   nasce a Ripatransone (Ascoli Piceno); all'anagrafe De Angelis Mariano.
12 novembre 1926   entra nel seminario serafico di Fermo. E' trasferito a Jesi nell'estate del 1927.
21 settembre 1928   vestizione religiosa a Fossombrone: prende il nome di Fr.David.
22 settembre 1929   professione temporanea a Fossombrone. Passa poi a Pesaro per il Professorio e il primo settembre del 1931 è in Ancona per il Liceo.
18 maggio 1933   professione perpetua nella chiesa dei Cappuccini di Ancona.
luglio 1934   è a Pesaro per la teologia ma vi rimane solo due mesi.
25 settembre 1934   dopo l'affidamento del Santuario della S.Casa all'Ordine dei Francescani Cappuccini, è a Loreto.
13 marzo 1937   è ordinato diacono dal Vescovo Gaetano Malchiodi.
11 luglio 1937   ordinato sacerdote da S.E. Mons. Borgongini Duca nella Pontificia Basilica della S.Casa.
7 luglio 1938   sceglie lo studio ed è trasferito a Fano come insegnante nel nuovo seminario serafico.
agosto 1943   è trasferito a Pesaro come vicario della fraternità. L'anno successivo rinuncia da vicario e resta a Pesaro come direttore del Terz'Ordine.
1948   è ricoverato al Sanatorio di Sondalo (Sondrio).
agosto 1949   è destinato a Ripatransone.
settembre 1951   è mandato in Offida e a dicembre torna a Ripatransone.
settembre 1955   è vicario a Recanati.
luglio 1958   è nominato superiore di Recanati e Commissario provinciale del Terz'Ordine.
agosto 1961   è vicario in Ancona.
settembre 1962   è nominato Cappellano dell'Ospedale Civile di Ancona.
luglio 1964   è trasferito a Loreto come penitenziere e Direttore del Terz'Ordine.
1970 e anni succ.   è Direttore dell'Oasi "Ave Maria" e assistente spirituale.
agosto 1985   trasferito a Roma (Stimmate) e quindi al Centro Spirito Santo di Palestrina con residenza a Palestrina.
settembre 1990   trasferito a Recanati quale Cappellano dell'Oasi "Ave Maria", con residenza all'Oasi.
agosto 1991   assegnato alla fraternità religiosa di Potenza Picena.
29 novembre 1996   muore all'Ospedale Civile di Loreto. I funerali sono stati celebrati nella Basilica della S.Casa il pomeriggio del 30 novembre, alle ore 16,30 con la partecipazione di tanti confratelli. La concelebrazione è stata presieduta da P.Gianni Pioli, ministro provinciale dei Frati Cappuccini delle Marche.



Uomo della speranza
di S.E. Mons. Vittorio Tomassetti

 Mi sono sorpreso più volte ad accostare la figura di P.David, così come ho avuto il dono di conoscerlo, a quel personaggio che nella parabola evangelica non la finisce più d'insistere con l'Amico (Lc 11,5-12).
 Ora che il focoso cappuccino è vicino al Signore, credo non abbia smesso; anzi, si può essere certi che addirittura approfitti largamente della sua nuova, favorevole posizione di prossimità all'Amico per ottenere, finalmente.
 Il suo proposito così fermo di fondare e tirare avanti, malgrado tutto, l'Opera "Potenza Divina d'Amore" non era caparbietà: era zelo ardente per la glorificazione dello Spirito Santo.
 Alla base della sua scelta di dedicarvisi - successiva a quella vocazione francescana e apparsa, a un certo punto, piuttosto singolare - c'era stata un'esperienza spirituale, la cui dilatata ampiezza aveva finito con l'occupare tutto il suo spazio interiore determinando risonanze profonde.
 È verità di fede ben nota che, dopo il ritorno di Gesù al Padre l'opera salvifica viene continuata nella storia dallo Spirito Santo presente nella Chiesa e diffuso nei nostri cuori. Ma in P.David questa dottrina aveva assunto i caratteri di una scoperta straordinaria: se n'era talmente entusiasmato e così vitalmente compenetrato da percepirla ormai come sintesi di tutta la spiritualità cristiana.
 Farsene apostolo era diventato il suo ideale di vita. Decisivo in tal senso era stato il frequente incontro con la suora canossiana M.Carolina Venturella, i cui scritti ispirati gli sono serviti da guida.
 Non conoscevo P.David fino ad anni recenti, se non per sentito dire. Ma venne lui ben presto a trovarmi presso il Seminario Regionale di Fano, non appena fu pubblicata la mia nomina a Vescovo di Palestrina, per illustrarmi di prima mano il senso della sua iniziativa, peraltro già accolta in Diocesi da alcuni anni. Il suo discorso non era pragmatico; muoveva invece da quella lucida convinzione di fede sulla centralità dello Spirito Santo nella vita della Chiesa, così com'egli l'aveva ricevuta quale dono interiore e agli altri generosamente comunicava.
 Il moltiplicarsi delle esigenze dell'Opera e l'avanzata età del Fondatore, avevano già reso necesario che altri a lui subentrasse nella gestione pratica di molti aspetti della complessa realtà in sviluppo. Ma non per questo egli si considerò a riposo: continuò a seguire i convegni e a partecipare agli incontri ravvivandoli con la sua infuocata parola, che come nessun'altra manteneva ed emanava il sapore e il profumo delle origini.
 A P.David non è stato concesso sulla terra di veder coronato il suo sogno e realizzate le sue speranze. Glielo conceda il Signore in cielo "almeno per la sua insistenza" - come leggiamo nella citata parabola - perché ha fermamente creduto nella di Lui parola: «Chiedete e vi sarà dato».